Programma completo di Pays d’Aoste Souverain per il rinnovo del 16° Consiglio Regionale.

Programma completo di Pays d’Aoste Souverain per il rinnovo del 16° Consiglio Regionale.

PAYS D’AOSTE SOUVERAIN
mouvement paysan qui s’engage pour l’indépendance de la Vallée d’Aoste

A. Pays d’Aoste Souverain (PAS) mouvement paysan qui s’engage pour l’indépendance de la Vallée d’Aoste

PAS nasce sette anni fa con l’idea di formare un nucleo di persone che amano la loro terra, la sua storia, il suo territorio e che vogliono portare la Valle d’Aosta a riconoscersi, un giorno, come nazione indipendente che assicuri benessere e identità ai propri abitanti in un mondo che ogni giorno perde sempre di più il contatto umano e con la natura in nome di un anonimo “mondialismo” e una falsa apertura. PAS ritiene che sono conoscendo se stessi si possa arricchire il mondo e da esso ricevere la ricchezza che portano le altre culture e gli altri popoli.

PAS si definisce “mouvement paysan” perché è formato da persone del “paesaggio”, del territorio della Valle d’Aosta e non un gruppo di governanti calati dall’alto come neo feudatari. 

PAS è formato da persone “…qui s’engage pour l’indépendance de la Vallée d’Aoste” che si impegnano perché vogliono avere una voce sulle leggi che regolano ogni aspetto della loro vita, vogliono smettere di “essere appesi” (aggrappati o impiccati?), smettere di “dipendere da”, e rendersi conto di non aver bisogno fisicamente o psicologicamente dell’Italia, ma, al massimo di aderirvi volontariamente, di federarsi.

Questo diritto all’autodeterminazione non è un’idea di PAS, ma è un diritto riconosciuto dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, dalla “Conférence de Paix” di Parigi del 1948, dalla “Conferenza di Helsinki” del 1975 e dalla “Carta delle Nazioni Unite” ratificata dalla Repubblica Italiana con L.N. 881/1977. PAS è in sintonia con queste dichiarazioni universali e con la dichiarazione di Chivasso dei popoli Alpini del dicembre 1943.

PAS ha come obiettivo il diritto all’ autodeterminazione e la libera emancipazione del Popolo Valdostano (vedere il punto 2) e per realizzare questo obiettivo vuole operare all’interno dell’attuale quadro istituzionale e del consiglio regionale, per relazionarsi e avere un dialogo, oltre a quello a livello culturale, con le istituzioni italiane ed europee.

PAS ritiene che realizzare l’autodeterminazione e l’indipendenza della Valle d’Aosta sia al momento l’obiettivo giusto per il benessere della nostra regione e dei valdostani.

B. Programma di PAS – 10 punti 

PAS per realizzare questo obiettivo ha sviluppato un programma in 10 punti che prevedono la modifica o l’applicazione delle leggi esistenti per migliorare la vita quotidiana dei valdostani, intendendo per “valdostani” tutti coloro che vivono e lavorano in Valle d’Aosta e che amano questa regione riconoscendola come “casa”.

1. Centralità della persona, cardine principale della società.

PAS è “ni Droite, ni Gauche” poiché condanna l’attuale “massificazione” e “individualismo” di destra e la “collettivizzazione” di sinistra.

PAS ritiene che l’individuo (dualità indivisibile di mente e cuore) con la sua personalità particolare, distinta e unica che si esprime liberamente nel rispetto degli altri, sia il fondamento e il fine dello Stato, e non viceversa.

PAS porterà questo concetto a livello istituzionale con tutta una serie di politiche mirate a valorizzarlo e renderlo attuale.

2. Rappresentare l’intero Popolo Valdostano, con particolare attenzione ai giovani.

In PAS si riconoscono quelle persone che vogliono essere consapevoli e libere.

PAS si riconosce nella parole di Bruno Salvadori “Nascere in Valle d’Aosta, o essere valdostano da generazioni, non significa fare parte della comunità etnica valdostana. L’etnia è una scelta, in quanto non è mai un atto passivo, al contrario, richiede uno sforzo, una lotta costante, con i mezzi di cui si dispone, per difenderla e soprattutto per proiettarla verso l’avvenire”.

PAS riconosce che l’individuo è il fondamento e il fine dello Stato, che la famiglia è il fondamento e il fine dello Stato e che le giovani generazioni siano il futuro dello Stato. 

PAS prevede quindi tutta una serie di azioni per permettere a questo futuro di potersi realizzare al meglio, per valorizzarne il potenziale e farlo esprimere.

3. Applicazione integrale dell’art. 14 dello Statuto della Regione Autonoma della Vallée d’Aoste (ZONA FRANCA).

PAS riconosce che l’emancipazione, l’indipendenza, l’autodeterminazione e il benessere della Valle d’Aosta e dei valdostani debbano passare per l’applicazione integrale dell’art. 14 dello Statuto della Regione Autonoma della Vallée d’Aoste (ZONA FRANCA), emanato con legge costituzionale del 26 febbraio 1948 n° 4 e deliberato con verbale del Consiglio regionale n° 31 del 11 marzo 1948: “il territorio della Valle d’Aosta è posto al di fuori della linea doganale e costituisce Zona Franca. Le modalità d’attuazione della zona franca saranno concordate con la Regione e stabilite con legge dello Stato”.

PAS richiederà attraverso i propri rappresentanti, deputato e senatore a Roma, di rispettare la Carta Costituzionale affinché la Valle d’Aosta possa finalmente esercitare il proprio diritto/dovere. 

Si concorderà pertanto con lo Stato italiano, come previsto, l’applicazione della Costituzione. Contemporaneamente si terranno informati il Parlamento Europeo e la Commissione Europea tramite alleanze con movimenti e partiti già presenti al loro interno, per portare a conoscenza di tali organismi il perpetrarsi della mancata applicazione della Costituzione da parte dello Stato italiano.

PAS, tramite l’applicazione della zona franca, intende far sì che i benefici nel trovarsi oltre i confini doganali, siano direttamente utilizzabili dai valdostani tramite una riduzione dell’IVA ai minimi e tutta una serie di agevolazioni, invece che tradursi, come oggi, in un introito tramite il riparto fiscale che giunge all’amministrazione regionale e agli uffici, ma che non sempre raggiunge la popolazione valdostana.

4. Centralità dei Comuni nelle scelte legislative, economiche e sociali regionali.

PAS ritiene che l’emancipazione, l’indipendenza e l’autodeterminazione non siano solo verso lo Stato, ma anche e soprattutto all’interno del territorio della Valle d’Aosta.

PAS vuole restituire alle comunità della Valle d’Aosta l’indipendenza nell’assumere decisioni sul proprio territorio tramite lo strumento del referendum comunale, per scelte prettamente locali.

PAS intende riconoscere alle comunità e ai loro rappresentanti (Sindaci e Consigli Comunali), una maggiore voce per decisioni che riguardano i loro territori.

PAS è consapevole che all’interno delle comunità di montagna, i Sindaci siano dei punti di riferimento importanti e abbiano delle responsabilità enormi rispetto al riconoscimento economico attuale. Si procederà pertanto alla revisione della Legge Regionale 6 dicembre 2019 n° 18, relativa allo stipendio dei Sindaci prevedendone un aumento, variabile, secondo nuovi parametri quali bilancio comunale, flussi turistici, superficie del Comune, distanza dal capoluogo, particolari fenomeni sociali, economici e linguistici rispetto all’unico parametro previsto attualmente, ossia il numero di abitanti.

5.  Modificare gli attuali sistemi elettorali, sia per i Comuni, sia per il Consiglio Regionale.

PAS propone la reintroduzione nei comuni sotto i 1.500 abitanti del “panachage”, il metodo di votazione che permette all’elettore di scegliere uno o più candidati appartenenti a una lista diversa, da sostituire o aggiungere a quelli della lista votata.

PAS propone la riduzione a 25 del numero di consiglieri regionali, o comunque a un numero sufficiente per una reale e necessaria rappresentanza. Il numero dei consiglieri regionali non è un punto indiscutibile del programma, ma lo è invece la loro scelta tramite modifica legge elettorale.

PAS è convinto nel valore della rappresentanza dell’intero territorio (125.500 abitanti) da parte del Consiglio Regionale che attualmente con oltre 30 consiglieri invece è concentrato su Aosta e i suoi 7 comuni confinanti (52.500 abitanti) rispetto agli altri 66 comuni (73.000 abitanti). Fonte ISTAT 2019

PAS vuole soprattutto modificare il sistema elettorale del Consiglio Regionale, proponendo un sistema con collegi uninominali, in modo da garantire la rappresentanza diffusa sull’intero territorio. L’organizzazione potrebbe ricalcare quella delle 7 Unitées des Communes Valdôtaines (Valdigne-Mont-Blanc, Grand-Paradis, Grand-Combin, Mont-Émilius, Mont-Cervin, Évançon, Mont-Rose Walser) con l’aggiunta della città di Aosta.

6. Ridefinizione dei ruoli.

PAS è formato da cittadini comuni che quotidianamente si scontrano con un sistema burocratico diventato fine a se stesso invece che regolatore, dove le carte e la forma sono diventate più importanti e prevalenti rispetto al lavoro e alla sostanza. È necessario procedere pertanto a una revisione completa del sistema che porti a un risparmio in tempo e denaro per i cittadini. 

Si è quindi consapevoli che vadano modificate e semplificate le leggi esistenti per permettere ai funzionari e agli amministrativi di lavorare meglio e più agevolmente (il carico degli uffici ormai non è più sostenibile dal personale presente).

PAS vuole riportare l’ente pubblico ad essere al servizio dei cittadini con la semplice supervisione del rispetto delle leggi; i funzionari e amministrativi a svolgere il loro lavoro senza preoccupazioni eccessive dovute a norme complicate e soggette a troppa interpretazione                           e foriere di dubbi; i politici a emanare leggi che forniscano linee di indirizzo chiare, per snellire la burocrazia in ambito pubblico e privato. 

PAS propone anche la creazione di una banca dati coesa che permetta ad aziende e cittadini di operare in sinergia.

7. Valorizzazione del patrimonio culturale e scolastico.

PAS pone grande attenzione all’educazione delle giovani generazioni di ogni età, integrando modelli educativi tradizionali con modelli e metodi differenti, maggiormente in armonia con il territorio della Valle d’Aosta.

PAS intende come scuola soprattutto un sistema di istruzione-educazione, volto allo sviluppo delle singole peculiarità che caratterizzano le fasi di crescita, dall’infanzia all’adolescenza, con interazione diretta con la natura e il patrimonio culturale della Vallée d’Aoste.

PAS agirà per la riduzione del precariato nell’ambito della Pubblica Istruzione tramite una razionalizzazione del sistema di orientamento secondo le reali necessità delle cattedre, oltre che di assunzione concorsuale differenziato dal sistema italiano, e diversificato al suo interno per chi ha già anni di insegnamento all’attivo. 

PAS guarderà all’Europa e alle altre nazioni per cogliere il meglio del sistema educativo, avviare una riflessione profonda e stimolare una riforma anche con l’inserimento realmente europeo dello sviluppo della Pubblica Istruzione.

PAS intende valorizzare realmente il patrimonio linguistico già esistente e riconosciuto come una ricchezza radicale legata al territorio e come base per un’apertura sempre maggiore verso l’esterno, garantendo la difesa della francofonia, e la conoscenza, diffusione e salvaguardia della lingua Francoprovenzale, del Titsch e del Toitschu. 

PAS ha come obiettivo culturale di sviluppare una diffusa consapevolezza dell’identità valdostana per rafforzare il senso di comunità, tramite programmi e materiali da introdurre nelle diverse fasi del sistema scolastico, attuando una reale conoscenza del territorio e della storia della Valle d’Aosta. La cultura valdostana verrà valorizzata anche tramite la conoscenza della particolarità musicali nelle accezioni tradizionali religiose e profane. 

PAS vuole un insegnamento più incisivo della lingua inglese, con creazione di validi percorsi professionalizzati, mirati sulle specificità delle realtà valdostana, anche attraverso scambi culturali e turistici bilaterali.

8.  Sviluppo sinergico dei settori rilevanti nel tessuto economico della Vallée d’Aoste.

PAS ha nel suo programma uno sviluppo di una sensibilità ambientale ecosostenibile, che favorisca una cultura della salvaguardia dell’ambiente Valle d’Aosta inserito in un contesto europeo e planetario, con azioni mirate sul territorio secondo il concetto di “think globally, act locally” (“Pensare Globalmente, Agire localmente”)  

Le azioni saranno volte all’eliminazione graduale delle fonti energetiche fossili, a una mobilità a impatto ridotto, a uno sviluppo di servizi web efficienti, all’uso di materiale ecosostenibili nelle costruzioni, a comportamenti individuali e comunitari in equilibrio e per la salvaguardia del territorio valdostano e di tutte le risorse naturali.

Una mobilità a impatto ridotto è essenziale e concorrerà al miglioramento dei collegamenti intervallivi che, con lo sviluppo di servizi nelle valli laterali, contribuiranno evitare l’abbandono dei villaggi e la conseguente morte delle varie realtà economiche e comunitarie. 

PAS svilupperà delle politiche di integrazione fra Agricoltura e Turismo inseriti nelle realtà locali, con la revisione delle normative relative agli agriturismo e lo valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, lo sviluppo della loro comunicazione e fruizione e del turismo diffuso sull’intero territorio della Valle d’Aosta con le sue particolarità locali.

PAS svilupperà il recupero integrale dell’edilizia esistente evitando, ove possibile, lo sfruttamento di ulteriori aree e la contestualizzazione della L.R. 11/98 sulla reale situazione del tessuto urbanistico antecedente il 1985. Si proporrà il recupero degli immobili degli anni ’60-’70 invece che il consumo di ulteriore territorio.

PAS intende procedere con la revisione e snellimento della normativa sui Lavori Pubblici. 

PAS ritiene che si debba provvedere al mantenimento degli incarichi a imprese valdostane, ridefinendo l’importo massimo, per valorizzare il patrimonio economico e d’impresa regionali, piuttosto che favorire un gioco al ribasso che impoverisce tutti, oltre che mettere a rischio la qualità degli interventi.

PAS prevederà un riutilizzo diverso dei benefit delle aziende di produzione e distribuzione dell’energia elettrica prodotta con le acque della Valle d’Aosta, anche con abbattimento di costi in bolletta per i residenti e/o con Bonus specifici per i normali contatori familiari da 3kwh, oltre che proporzionali per le attività economiche produttive aventi sede in Vallée d’Aoste. 

9. Reale partecipazione all’attività amministrativa Europea.

PAS porterà una particolare attenzione ai fondi europei e ai bandi europei che possano interessare la Valle d’Aosta, per utilizzare ogni risorsa disponibile per migliorare, valorizzare e attuare gli intenti contenuti nel programma. PAS procederà alla ripartizione di fondi per lo sviluppo economico e sociale della Vallée d’Aoste.

10. Potenziare l’assistenza territoriale.

PAS intende aumentare il numero degli infermieri presso gli ambulatori, il domicilio, le strutture residenziali e semi-residenziali a carattere sanitario per garantire un’assistenza puntuale alla popolazione valdostana. 

PAS intende l’assistenza sanitaria, soprattutto quella rivolte alle persone disabili e affette da malattie croniche, secondo il concetto di community care, dove il lavoro in team multiprofessionale e multidisciplinare, coinvolgerà la comunità intera, in una logica di sinergia con le associazioni di volontariato. 

PAS favorirà l’impiego della telemedicina e del teleconsulto nell’ottica di privilegiare il setting del domicilio.

PAS è consapevole della necessaria e non più rimandabile riqualificazione degli OSS (operatori socio sanitari) in OSSS (operatori socio sanitari specializzati) attivi presso le strutture residenziali e semiresidenziali assistenziali e sanitarie, alfine di formarli e abilitarli alla somministrazione della terapia agli utenti. 

PAS riformerà i criteri per l’accesso tramite canale concorsuale ai ruoli di medici e infermieri qualificati che si inseriscano nella realtà valdostana già di per sé garante di qualità, garantendo alle professionalità delle figure interessate il riconoscimento, anche linguistico, senza che peraltro questo sia di ostacolo alla loro assunzione. La Valle d’Aosta necessita di strutture sanitarie di alto livello, in cui l’Ospedale Regionale rivesta il ruolo di coordinamento generale e di eccellenza sia nelle strutture che nelle dotazioni e nel personale.

PAS vuole rivalutare la figura dei medici di base perché tornino a essere le prime figure di riferimento sul territorio, affinché il sistema ambulatoriale e ospedaliero non debba assorbire e sostenere ogni tipo di richiesta.

PAS considerato il valore dell’individuo all’interno della comunità, dedicherà particolare attenzione al tema della disabilità con servizi volti al sostegno anche delle famiglie e dei caregiver, con progetti e interventi attuati secondo criteri oggettivi di bisogni e specificità, anche per cure fuori dal territorio regionale. Sarà cura di PAS attivare maggiori servizi educativi per il periodo estivo, soprattutto per persone disabili in età scolare.

La Valle d’Aosta, viste le sue peculiarità, in caso di stati di emergenza sanitaria/calamitosa, procederà con decisioni autonome, indipendenti da quelle del governo centrale nazionale e regionale, tenendo conto delle diversità delle situazioni del territorio.